Igiene e Trattamento della Malattia Parodontale

Detartrasi

Cos'è il tartaro

Il tartaro è uno strato di depositi minerali che si forma a causa di batteri e sali di calcio contenuti nella saliva. Può trovarsi solo superficie dei denti o, nei casi più gravi, penetrare all’interno delle gengive. Si presenta generalmente di colore giallognolo ma può assumere anche colorazioni marroni a causa del fumo di sigaretta o dei pigmenti derivati dal cibo. La forza di aderenza è tale che può essere rimosso soltanto dal dentista o dall’igienista attraverso la detartrasi. Il modo migliore per prevenire il tartaro è mantenere una corretta igiene orale che permette di eliminare quotidianamente la placca ed effettuare visite di controllo regolari.

Cos'è la detartrasi

È un trattamento professionale di pulizia dentale effettuato dall’igienista o dall’odontoiatra che consiste nella rimozione meccanica del tartaro dai denti con un apposito strumento che può essere meccanico o ad ultrasuoni. La rimozione del tartaro è un’operazione semplice che non danneggia la superficie dei denti e che è preferibile compiere con regolarità sulla base delle specifiche caratteristiche del paziente quali disposizione dei denti, igiene orale personale, fattori predisponenti e stato di salute delle gengive.

Perché

Il tartaro, oltre a rappresentare un problema estetico, compromette la salute dentale ostacolando la corretta igiene quotidiana stratificandosi sui denti e favorendo così l’accumulo di batteri. La detartrasi è quindi fondamentale non solo per migliorare l’aspetto estetico dei denti, ma soprattutto per evitare che il tartaro e la placca infiammino le gengive che potrebbero sanguinare e nel tempo provocare la caduta dei denti anche se non sono cariati (Piorrea). In seguito alla rimozione del tartaro (ablazione) i denti possono risultare più sensibili. Questa condizione può durare fino ad un paio di settimane dopo il trattamento. Si consiglia di utilizzare uno spazzolino con setole medie per rimuovere adeguatamente la placca ogni giorno ed evitare nuovi accumuli di tartaro.